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Analisi del microclima
Il principale riferimento normativo relativamente al microclima è la
Norma UNI EN ISO 7730: Ambienti termici moderati - Determinazione degli indici PMV e PPD.
Tale norma da la specifica delle condizioni di benessere termico e definisce moderati gli ambienti di lavoro per i quali non esistono specifiche esigenze produttive che vincolino uno o più parametri microclimatici (temperatura dell'aria, umidità relativa, velocità dell'aria, temperatura radiante e resistenza termica del vestiario) che impediscano il raggiungimento del confort.
Il microclima è esplicitamente richiamato in due articoli del D. Lgs. 81/2008. In particolare:
- l'Art. 65 prescrive che i locali seminterrati ed interrati, di norma preclusi alle attività lavorative, possano essere adibiti a luoghi di lavoro ove siano assicurate idonee condizioni di aerazione, di illuminazione e di microclima;
- l'Art. 180 stabilisce che tra gli agenti fisici di cui si debba tenere conto nella valutazione dei rischi sia compreso anche il microclima.
La caratterizzazione del microclima si attua attraverso la definizione di due indici di valutazione quali:
- PMV (Predicted Mean Vote) - Esso rappresenta il voto medio espresso da un ampio campione di persone residenti nello stesso ambiente le quali esprimono la propria sensazione termica attraverso una scala psicofisica. La Norma raccomanda che il PMV sia compreso nell'intervallo [-0,5..+0,5];
- PPD (Percentuale prevista di insoddisfatti) - Esso esprime il numero di persone che sarebbero portate a lamentarsi delle condizioni climatiche riscontrate. La Norma raccomanda che il PPD sia minore del 10%.
EcoEngineering, all'avanguardia anche in questo settore, utilizza strumentazione rispondente alle caratteristiche previste dalla Norma UNI EN ISO 7726 "Ergonomia degli ambienti termici. Strumenti per la misurazione delle grandezze fisiche".
I professionisti di EcoEngineering sono altamente qualificati ed operano in modo non occasionale nell'ambito del settore del monitoraggio degli agenti fisici da oltre 10 anni.
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EcoEngineering dispone di competenze qualificate e di strumentazione idonea ai fini dell'analisi del microclima in ambiente di lavoro.
Rilevazione della temperatura dell'aria, dell'umidità relativa, della temperatura radiante e della velocità dell'aria.
Il posizionamento della centralina è determinato in funzione dell'effettiva postazione di lavoro del personale ed in corrispondenza del nucleo del corpo umano.
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Luminanza ed illuminamento
Nella valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs 81/2008 è importante anche tenere in conto il
fattore illuminazione.
L’illuminazione al pari del riscaldamento, della ventilazione e dello stato igrometrico contribuisce a creare quelle condizioni di benessere che devono essere assicurate sia agli ambienti abitativi che lavorativi.
In particolare, all’illuminazione in ambito lavorativo è richiesto di soddisfare esigenze per l’uomo fondamentali, quali ad esempio:
- buona visibilità. Deve essere sufficiente per svolgere uno specifico compito in modo adeguato;
- confort visivo. L’ambiente deve essere idoneo anche a soddisfare esigenze sia di tipo fisiologico che psicologico;
- sicurezza. Le condizioni di luce devono consentire facilità di movimento e possibilità di distinguere eventuali pericoli in ambiente lavorativo.
Esistono specifiche normative per la definizione delle condizioni ottime di illuminazione.
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La Norma ISO 8995 stabilisce dei valori riferimento per illuminazione. |
Altre norme come la UNI EN ISO 9421-6 fissano i 'Requisiti ergonomici per il lavoro di ufficio con videoterminali (VDT)', tra i quali compaiono anche i requisiti relativi all’illuminazione del posto di lavoro. Ulteriori importanti riferimenti sono dati dalla Norma UNI EN 12464.
Le principali grandezze utilizzate per caratterizzare un ambiente dal punto di vista luminoso sono:
- illuminamento. Esprime la 'luminosità' di un luogo e si misura in lux. Es una giornata estiva può raggiungere i 100.000 lux mentre il piano di lavoro in un ufficio può avere valori dell’ordine dei 300/500 Lux;
- luminanza. Esprime la densità di intensità luminosa in una certa direzione e si misura in candele/mq. La luminanza delle superfici contenute nel campo visivo è direttamente collegata sia ai fenomeni di abbagliamento che alla possibilità di percepire distintamente gli oggetti osservati.
Situazioni comuni in ambito lavorativo possono essere fenomeni di abbagliamento al posto dell’operatore causato da un errato posizionamento del videoterminale.
Ad esempio nella configurazione a lato riportata la luminosità della finestra sullo sfondo crea una situazione di disconfort per l’operatore del videoterminale.
EcoEngineering è in grado di operare le attività di verifica dell’ambiente luminoso sia per quanto riguarda le misure di illuminamento che di luminanza. In tali attività possono anche essere verificati i parametri prescritti con riferimento all’abbagliamento.
Tutte le attività sono eseguite da personale esperto, con oltre dieci anni di esperienza nel campo del rilievo di agenti fisici. |
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